Diciamoci la verità, chi si sognerebbe una zuppa di fagioli e cipolle col caldo di questi giorni? Nessuno suppongo. Allora ho voluto pensare a come avrei potuto trasformarla per renderla adatta anche questo periodo dell’anno. La soluzione è molto semplice e banale, ma non per questo meno efficace e gustosa. Basta infatti trasformare la zuppa in una soffice crema, buona anche appena tiepida. Arricchita con la dolcezza delle cipolle e un twist pungente dell’acidulato di umeboshi. Se ti stai chiedendo cos’è, puoi dare un’occhiata più avanti tra le curiosità.
Si tratta di una ricetta leggera e facile da preparare. Necessita solo di pazienza per la cottura dei fagioli e per la caramellizzazione delle cipolle. L’apporto energetico è di poco oltre le 350 kcal. I valori nutrizionali sono: 44 g di carboidrati, 11 g di grassi, 16g di proteine.[visualizer id=”902″]
Ingredienti per 2 persone:
- 150 g di fagioli secchi, cannellini e borlotti misti
- 1 cipollotto medio-piccolo
- 5 cucchiaini di zucchero di canna integrale
- 20 ml (1 cucchiaio) di acidulato di umeboshi (o aceto balsamico in alternativa)
- olio evo q.b.
- una noce di burro
- sale q.b.
Procedimento
- Mettete in ammollo i fagioli la sera prima. Il giorno seguente lessateli in acqua finché saranno cotti (1h circa).
- Nel frattempo tagliate il cipollotto a listarelle (nel senso della lunghezza). Mettete una noce di burro in una padella, fatelo sciogliere, aggiungete il cipollotto tagliato a listarelle, lo zucchero di canna, un poco d’acqua e l’acidulato di umeboshi. Lasciate caramellare le cipolle a fiamma bassa per almeno 60 minuti, mescolando di tanto in tanto.
- Quando i fagioli saranno cotti tenetene qualcuno da parte e frullate il resto con un cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale. Se troppo consistenti, aggiungete qualche cucchiaio del brodo di cottura, finché otterrete una crema soffice.
- Passate la crema con un colino fine e disponetela nei piatti. Aggiungete infine i pezzi di cipolla caramellata e i fagioli interi tenuti da parte.
La Betta Consiglia: Riesling Klaus Smaragd 2009 di Prager
Curiosità
A volte vado in difficoltà quando devo pensare a qualche curiosità o nota da aggiungere… Altre volte invece è super facile, come oggi, che vi sento chiedere a gran voce: “l’acidulato di che?!”
Di umeboshi. È nota come prugna giapponese, anche se in realtà tecnicamente sarebbe un’albicocca. L’acidulato si ottiene facendo prima essiccare questi frutti e poi lasciandoli macerare all’interno di foglie di shiso. È un condimento dal sapore tra l’acido ed il salmastro che si può utilizzare in sostituzione del sale, dell’aceto o della salsa di soia.
Le umeboshi hanno numerose proprietà salutari, in particolare antipiretiche e astringenti. Numerosi sono i benefici anche in caso di problemi digestivi come nausea, acidità di stomaco, indigestione, colite, oppure in caso di raffreddori e febbre. Aiutano inoltre la pulizia del fegato e dei reni grazie all’alta concentrazione di acido citrico, calcio, ferro e fosforo. Ma gli effetti benefici di questo frutto non finiscono qui, è anche un valido aiuto contro la stanchezza, la debolezza e i problemi di circolazione: in Giappone sembra che queste prugne fossero consumate dai samurai per contrastare la sensazione di fatica ed affrontare al meglio le battaglie.
E allora evviva le umeboshi e l’acidulato! Se non lo conoscevate e vi è venuta voglia di comprarlo, lo trovate nei negozi di cibi naturali e biologici in bottigliette da 250 ml ad un costo intorno ai 3 euro. A me non resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima ricetta… buon appetito per dopo!