L’altro giorno una delle coinquiline del piano di sotto mi ha dato delle prugne appena raccolte dal frutteto (bio) del suo ragazzo. Così ho pensato, o piuttosto sono stato indotto a pensare, di utilizzarle per fare qualcosa di dolce.
Era un po’ di tempo che mi ispirava qualcosa di sbricioloso e crumboloso, così ho finalmente colto l’occasione per realizzare un crumble, ma con una base di pasta brisée che contenesse la frutta (maggiori dettagli in basso tra le “curiosità”).
Per rispettare la genuinità della frutta, ho preferito utilizzare ingredienti integrali e biologici, ed il burro chiarificato (ghee), molto meno dannoso rispetto a quello normale. La qualità ad ogni modo non cambia di molto la quantità di calorie, l’apporto energetico è infatti di circa 520 Kcal a fetta, se la dividete in 8 porzioni. Ogni porzione avrà 58 g di carboidrati, 9 g di proteine, 27 g di grassi. [visualizer id=”926″]
Ingredienti per una tortiera di Ø24 cm:
- Per la base – pasta brisée integrale:
- 200 g di farina integrale di farro bio
- 80 g di burro chiarificato (o alternative vegetali per una versione vegan friendly)
- acqua fredda q.b.
- Per l’interno:
- 200 g di mele in fettine sottili
- 200 g di prugne
- 50 g di frutti rossi
- 1 cucchiaio di farina integrale di farro bio
- succo di mezzo limone
- un pizzico di cannella
- Per il crumble:
- 200 g di farina integrale di farro bio
- 125 g di zucchero integrale di canna
- 100 g di burro chiarificato, fatto a cubetti e a temperatura ambiente (o alternative vegetali)
- una manciata di fiocchi d’avena
- 40 g di mandorle a fettine
N.B. Per una versione Vegan Friendly potete sostituire il burro con le alternative vegetali come dell’olio di semi di mais biologico (dal sapore meno deciso dell’extravergine di oliva) oppure una crema di mandorle. Scelte sicuramente migliori rispetto alla margarina.
Procedimento
- Cominciamo preparando la base della torta. Sbriciolate insieme il burro freddissimo e la farina, aggiungete l’acqua fredda e impastate velocemente fino ad ottenere un composto liscio. Lasciate riposare in frigo almeno 30 minuti, avvolta nella pellicola.
- Siccome i frutti morbidi rilasciano troppi liquidi, diamo una prima cottura preventiva alle prugne (private del nocciolo) e ai frutti rossi, aggiungendo un cucchiaio di farina per asciugare meglio il composto.
- Cominciamo a far appassire anche le fettine di mela.
- Trascorsi i 30 minuti stendete la pasta brisée in una tortiera dal diametro di 24 cm, bucherellatela con una forchetta, copritela poi con un foglio di carta forno, se li avete disponendo dei legumi secchi all’interno. Ed infine infornatela a 180°C per 20 minuti.
- Prepariamo ora il crumble per la parte superiore della torta. Sbriciolate insieme la farina, i pezzi di burro a temperatura ambiente, e mescolateli con lo zucchero, i fiocchi d’avena e le mandorle. Non dovete ottenere un composto omogeneo, bensì sbriciolato e non compatto, con pezzi più grossolani ed altri più fini.
- Disponete il crumble su una teglia da forno e, dopo aver tolto la pasta brisée, procedete a cuocere per 10 minuti anche il crumble.
- Versate la frutta cotta sulla base di pasta brisée, e ricoprite il tutto con un strato di crumble. Non fatelo troppo spesso, altrimenti la cottura delle “briciole” non sarà uniforme.
- Infornate l’insieme per altri 10 minuti sempre a 180°C, in modo da fondere meglio ed unificare le varie componenti della torta. Per dare un colore più bruno alla superficie, potete aggiungere un’altra spolverata di zucchero di canna.
- Togliete dal forno e lasciate raffreddare.
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Curiosità
Inquadrare questa torta non è stato così immediato. Già, perché tra i siti italiani non ci sono chiare definizioni e distinzioni dei vari dolci anglosassoni. Se anche voi vi state chiedendo quali sono le differenze tra vari crumble, cobbler, pie, sbrisolone, e simili, sto per darvi una risposta.
Dopo qualche messaggio con amici, pasticceri e parenti americani, grazie a Google (!) ho infine scoperto che il crumble è un dolce semplice, nato durante la seconda guerra mondiale in Inghilterra in seguito al razionamento del cibo. Non avendo infatti abbastanza burro e farina per impastare una torta completa, si usava questo miscuglio sbriciolato. Il crumble originale non ha quindi una base, ma prevede semplicemente della frutta come base, sulla quale si dispongono direttamente le briciole, il crumble. Simile al crumble c’è il cobbler: entrambi senza una base, differiscono per il topping: tipicamente fatto con un mix di farine, avena, zucchero e burro nel caso del crumble, mentre con pezzi di biscotti o addirittura un impasto o una pastella nel caso del cobbler. Il dolce che invece ha una base, una copertura e un ripieno di frutta viene normalmente chiamato “pie“. Ancora diversa sarebbe una sbrisolona, che nel suo impasto prevede anche le uova.
Come avrete capito, questa ricetta è un po’ una via di mezzo tra il crumble, col topping di farina, avena, zucchero e burro, e una pie, visto che c’è una base al di sotto. Ecco quindi perché si chiama “crumble pie“! E se volete gustarlo da veri americani, non dimenticatevi di servire una pallina di gelato alla vaniglia su ogni fetta… Oh, e già che ci siamo un ultimo consiglio: fate un po’ di crumble in più, potrete usarlo per delle veloci ed ottime cheescake in barattolo… prossimamente la ricetta su questo blog! Bene, vi lascio cucinare. Fatemi sapere se vi piace questa torta e chiedetemi qualsiasi domanda vi passi per la testa! Alla prossima ricetta e… buon appetito per dopo!